L'Associazione Triangolo
Il paziente oncologico è confrontato con altri problemi come ad esempio:
l'incapacità lavorativa
l'eventuale perdita finanziaria e le sue conseguenze
l'enorme carico psicologico dovuto alla nuova situazione nelle relazioni familiari e sociali
i frequenti spostamenti per terapie, interventi e controlli, non sempre possibili in maniera indipendente
i cambiamenti somatici che necessitano protesi, parrucche, sostegni deambulatori, ossigeno e altre apparecchiature ortotecniche
L'Associazione Triangolo da oltre vent'anni è al fianco del malato oncologico con volontari e professionisti.
I volontari svolgono molteplici compiti, come il trasporto di pazienti, piccoli aiuti nella vita quotidiana a domicilio, o anche semplicemente offrono un sostegno umano.
L'operatrice sociale si occupa dell'organizzazione di protesi o necessità medico-tecniche a domicilio, della ricerca di luoghi per cure intermedie, di procedure di richiesta di sussidi o sostegni finanziari; in collaborazione con l'Associazione Dialogare accompagna la persona nella reintegrazione professionale o nella ricerca di un nuovo impiego.
Il servizio psico-oncologico permette di affrontare tutta una serie di problemi: dallo stress psicologico causato dalla diagnosi e dal susseguente trattamento ai problemi di relazione del paziente con i suoi familiari, sostenendo anche questi ultimi.
Il team medico-infermieristico, con formazione specialistica, offre la possibilità di un trattamento di supporto per pazienti a domicilio impossibilitati al trasporto regolare o di cure palliative per pazienti che necessitano un trattamento di confort durante la fase terminale della malattia.
Il reparto di oncologia della Clinica Sant'Anna
Si avvale di un medico specializzato in oncologia medica e di un medico di reparto coordinati dagli oncologi Marco Varini, Antonello Calderoni e Alexandre Christinat. Il personale paramedico - diretto dalla capo reparto Angela Cecchina - è composto da un team infermieristico di lunga esperienza sia per il trattamento attivo, le chemioterapie, la terapia di supporto nel caso di importanti effetti collaterali del trattamento ed è particolarmente attento al sostegno morale sia del paziente che dei suoi familiari durante le fasi più problematiche della malattia.
Interdisciplinarietà e coordinamento delle cure
La presenza di tutte queste figure professionali che si adoperano per il paziente oncologico richiede grande affiatamento, collaborazione e coordinamento.
Più volte la settimana lo staff medico, quello infermieristico, la coordinatrice dei volontari, la fisioterapista, la dietista, la psico-oncologa, l'operatrice sociale e il team di cure palliative si riuniscono per discutere ogni singolo caso.
La situazione del paziente è costantemente rivalutata per decidere la strategia terapeutica di sostegno più adeguata nella quale rimangono di basilare importanza il coinvolgimento del medico di famiglia, dei familiari, o di qualsiasi altro sostegno si possa reclutare, nell'intento soprattutto di mantenere il paziente il più a lungo possibile al proprio domicilio.
Al centro di tutte queste attenzioni resta sempre il paziente fino a quando la malattia sarà debellata o avrà, purtroppo, il sopravvento.